07.04.2016

CARNEVALE: IL BISOGNO DI TRAVESTIRSI E TRASFORMARSI DEI BAMBINI!


Nel magico periodo di Carnevale, le parole d’ordine sono: mascherarsi, scherzare, rompere le regole! E i nostri piccoli, inclini per natura al gioco e al divertimento, ne sono protagonisti.

Sebbene fino a 3 anni le maschere possano anche suscitare reazioni di paura, dovute al fatto che non si è ancora sviluppata la capacità di astrazione (possono rimanere impressionati dal travestimento perché incapaci di coglierne il significato, oppure non riconoscere le persone al di là della maschera e sentirsi quindi spaesati), dopo questa età la maggior parte dei bambini accoglie con gioia il Carnevale.

Vi siete mai chiesti il perché?

Ogni bambino è dotato, sin dalla nascita, di un proprio temperamento di base, più o meno orientato verso l’esterno (curiosità, socievolezza, velocità di reazione, vivacità emotiva) o verso l’interno (tranquillità, pacatezza, bisogno di conferme e di punti fermi), nelle sue varie e possibili declinazioni.

Su questo importante ‘stampo’ di base, i bambini, crescendo, definiscono la loro personalità in evoluzione ‘assorbendo’ i modelli di comportamento degli adulti significativi, soprattutto i genitori.

Leggono con precisione nei nostri occhi e nei nostri gesti, prima ancora che nelle nostre parole, cosa approviamo e disapproviamo. Aspettative e desideri che danno loro un orientamento di regole da seguire, segnano una strada, ritenuta dai genitori la migliore possibile. Ma che può comportare anche naturali difficoltà e stanchezze.

Ecco che all’improvviso arriva il Carnevale, momento nel quale rompere le regole ed ‘essere qualcun altro’ non è solo permesso, è perfino incoraggiato!

La gioia dei bambini (e anche degli adulti) è quella di poter impersonare ruoli diversi da quelli che ci sentiamo ‘cuciti addosso’ quotidianamente. Poter vestire, almeno per un po’ di tempo, panni desiderati e idealizzati (principesse, super eroi) senza generare aspettative poi complicate da gestire, o identificarsi ed esorcizzare aspetti oscuri, selvatici (mostri, animali) senza che questo attiri giudizi negativi, può essere davvero liberatorio e divertente!

Si capisce quindi come sia importante lasciare al bambino la scelta del personaggio che vuole impersonare, senza frenarlo o forzarlo. Potrebbe risultare anzi molto interessante cogliere ciò che tale scelta ci può rivelare di lui o di lei.

Con i più grandicelli, potremmo farne l’occasione per un confronto. Chiedere come mai abbia scelto questa maschera, cosa gli piaccia di più.

Sicuramente in modo scherzoso, simpatico, sospendendo ogni giudizio e cogliendo anzi l’occasione per esprimere il nostro affetto anche al nostro piccolo, buffo “lupo mannaro”!