Depressione e disturbi dell’umore

La depressione è un disturbo molto comune e nell’arco della vita può interessare una persona su 6. Ciò che differenzia questo disturbo dalla normale tristezza è la durata e il numero di sintomi a cui si accompagna: per almeno due settimane, le persone sono di umore depresso per quasi tutto il tempo e sperimentano una dolorosa perdita di piacere e di interesse per tutte o quasi le attività prima gradite. Possono sentirsi prive di energie e di concentrazione, manifestare un significativo aumento o perdita di sonno, di peso, una maggiore agitazione o al contrario un rallentamento sia mentale che fisico e sentimenti di autosvalutazione o di colpa eccessivi. Possono esserci pensieri di morte che vanno sempre valutati con attenzione e considerazione.
A volte la depressione appare collegata ad eventi di vita stressanti o come conseguenza di altri disturbi importanti, organici (malattie croniche) o psicologici (disturbi d’ansia, uso di sostanze, ecc.), altre volte non è immediatamente chiaro come si sia venuta a creare e questo tende a peggiorare i sensi di colpa e di inadeguatezza di chi ne soffre.
In genere, parenti e amici faticano a comprendere le persone depresse e spesso, nel tentativo di aiutarle, sdrammatizzano la situazione o le spronano a reagire. Questo però, anziché essere di aiuto, spesso finisce per aggravare i sensi di colpa, vergogna e inadeguatezza.
Può essere invece utile porsi in una posizione di ascolto e accettazione, sempre compatibilmente con la tenuta delle proprie risorse emotive, e aiutare le persone a intraprendere una terapia. Spesso infatti sono gli stessi sintomi depressivi (difficoltà a fare, pensare, uscire di casa, ecc.) a impedire di attivarsi per cercare un aiuto professionale.
Gli psicofarmaci possono migliorare i sintomi depressivi ma non la vulnerabilità alla depressione, mentre la psicoterapia permette di elaborare gli aspetti di personalità che predispongono a questo disturbo, migliorando notevolmente lo stato depressivo generale e i suoi vari sintomi.
In particolare, la psicoterapia Cognitivo-Comportamentale si è occupata fin dai suoi albori di questo disturbo con ottimi risultati, come testimoniano numerosi studi di efficacia.

Negli ultimi decenni l’incidenza di aspetti depressivi durante l’infanzia e l’adolescenza è notevolmente aumentata. A queste età l’umore, anziché depresso, può apparire irritabile ma è presente la chiusura sociale e l’isolamento. Generalmente si accompagna a un calo delle prestazioni scolastiche e in adolescenza possono emergere idee legate alla morte.

Disturbi dell’umore: si manifestano attraverso periodi di depressione, di “mania” o di “ipomania” di varia durata e diversamente alternati tra loro.

Gli episodi di mania sono caratterizzati da un generale stato di ‘accelerazione’ (umore costantemente elevato o irritabile, autostima grandiosa e irrealistica, diminuito bisogno di sonno, spinta continua a parlare) di un’intensità tale da indurre ad attività potenzialmente dannose, come spese azzardate di ingenti quantità di denaro, attivazione sessuale eccessiva o a rischio.

Gli episodi di ipomania sono indicati dagli stessi sintomi ma in forma attenuata, senza quindi necessitare di un ricovero o compromettere gravemente la vita della persona.