I disturbi del sonno

I disturbi del sonno possono interessare il ritmo, la quantità e la qualità del sonno, come l’Insonnia o l’Ipersonnia (eccesso di sonno), oppure possono riguardare fenomeni che si manifestano durante il sonno (Parasonnie: ad es. il Bruxismo –digrignare i denti mentre si dorme – o il Sonnambulismo – che riguarda solo la fase 4 del sonno e che tende a scomparire con l’età).
Alcuni credono che ‘dormire bene’ significhi dormire 8 ore a notte addormentandosi subito senza svegliarsi mai fino al mattino. In realtà il numero di ore di sonno di cui abbiamo bisogno varia da persona a persona, anche a seconda dell’età, il tempo necessario per addormentarsi si aggira in media sui 20 minuti e la maggior parte di noi si sveglia una o più volte nel corso della notte.
Avere delle convinzioni errate sul sonno può generare ansia e influire negativamente su un sonno altrimenti normale e sufficientemente riposante.

Insonnia:
Si distingue un’insonnia iniziale (difficoltà ad addormentarsi), centrale (frequenti risvegli durante la notte) o finale (risvegli precoci al mattino).
L’insonnia può essere primaria o secondaria; nel primo caso è spesso dovuta a tensioni emotive dalle quali non si riesce a distogliere la mente e che quindi interferiscono con il sonno. È secondaria quando deriva da altri disturbi, fisici o psicologici (ad esempio depressione o alcolismo).
Esistono numerosi accorgimenti che possono aiutare a ripristinare un sonno adeguato, come ad esempio moderare caffè, alcol e sigarette, fare attività fisica preferibilmente al mattino, fare qualcosa di rilassante prima di andare a dormire, andare a letto solo quando si ha sonno ed alzarsi quando ci si sveglia al mattino, anche se è presto.
Se le norme di ‘igiene del sonno’ non risultano sufficienti, un trattamento psicologico può consentire di risolvere il problema, attraverso una comprensione delle cause che sottendono l’alterazione del sonno e l’utilizzo di tecniche mirate, come tecniche di rilassamento.