06.07.2016

Bye bye pannolino!


BYE BYE PANNOLINO!!

Con l’approssimarsi dell’estate, molti genitori di piccolini iniziano a interrogarsi sulla possibilità di insegnare ai loro bimbi l’utilizzo del bagno (toilet training o educazione sfinterica) e certamente, su quale sia il ‘modo migliore’ per farlo.

Si tratta di un momento importante, che oltre a comportare dei cambiamenti significativi nelle routine quotidiane della famiglia, costituisce una tappa molto significativa per il bambino, permettendogli di iniziare a sperimentare un controllo volontario del suo corpo e grazie a questo, a fare il suo primo ingresso nel “mondo dei grandi”!

Premettendo che ogni bimbo è a sé e che i metodi possono essere molteplici, a seconda del carattere e dell’età del bambino, nonché delle esigenze e predisposizioni dei genitori, per incoraggiare un apprendimento efficace, relativamente veloce e soprattutto agevole per il bambino, nella mia esperienza personale e professionale si è rivelato utile tenere presente alcuni elementi.

DISPOSIZIONE DEL BAMBINO: la prima cosa è valutare se il bimbo “sia pronto”, cioè abbia raggiunto la maturità neurologica necessaria al controllo degli sfinteri. In altre parole, finché il sistema nervoso non ha raggiunto una certa maturazione, il bambino non può controllare volontariamente i suoi sfinteri e quindi qualsiasi tentativo sarebbe inutile e persino frustrante, esponendolo a continui insuccessi. I tempi di tale maturazione sono molto variabili; ad ogni modo, nella maggior parte dei casi a 2 anni e mezzo o 3 viene raggiunta in modo sufficiente.

Per capire se il bimbo sia pronto, possiamo osservare i suoi comportamenti, come il fatto che sia in grado i trattenere la pipi per pochi attimi su richiesta (ad esempio quando capiamo, da come si divincola, che gli scappa durante il bagnetto o durante il cambio pannolino ma se gli chiediamo di attendere un attimo, ci riesce) o che inizi a dirlo. Già in questa fase preliminare è importante lodare questi primi tentativi, a prescindere dal risultato : “Bravo, l’hai tenuta due secondi!” oppure “Bravo che ci hai provato”!  

SVILUPPARE LA MOTIVAZIONE: quando capiamo che il bambino è fisicamente pronto, si tratta di motivarlo. Alcuni bambini non vedono l’ora di togliere il pannolino, magari perché hanno fratelli o sorelle maggiori che desiderano emulare; altri invece la vivono un po’ come una ‘perdita’ o una difficoltà e in questi casi incentivare la motivazione è fondamentale.

Questo può essere ottenuto in diversi modi e fasi successive.

In primo luogo, può essere utile creare un’atmosfera di attesa positiva, “annunciando” di tanto in tanto (senza cioè che suoni come un’insistenza o un’aspettativa, ma iniziando a proporgli l’idea) che a breve il bimbo potrà “finalmente” iniziare a togliere il pannolino e associando la cosa ad aspetti positivi, graditi al bambino. Ad es. quando il bimbo impara una cosa nuova, lo si può lodare con enfasi dicendo che sta diventando bravo/a “proprio come …” (un personaggio reale o di fantasia che al bimbo piace molto) e aggiungere “..chissà che tra un po’ non toglierai anche tu il pannolino, proprio come lui/lei..?!” 

Se il bimbo risponde protestando, possiamo tranquillizzarlo con un abbraccio affettuoso, dicendo che ancora non è ora. Tuttavia, continuando a stimolarlo periodicamente in questo modo, con frasi o commenti che associno lodi, personaggi positivi e fiducia all’idea di usare il vasino o il water, nella maggior parte dei casi i bimbi iniziano a desiderare di sperimentarsi e a chiedere di togliere il pannolino.

A questo punto si può incoraggiare una sua partecipazione attiva ad es. chiedendo se preferirà usare il water o il vasino e scegliere, magari insieme a lui, un riduttore o un vasino che gli piaccia, del suo colore preferito o con i personaggi che ama.   

INCORAGGIARE E AVERE FIDUCIA: potremmo iniziare incoraggiando il bambino ad andare in bagno a fare la pupù quando ha ancora il pannolino.

Questo perché per la maggior parte dei bambini si tratta di uno stimolo più facile da riconoscere e trattenere rispetto a quello della pipi e quindi il bimbo ha più probabilità di successo, cosa di per sé altamente motivante. Inoltre, in caso di errore, la presenza del pannolino limita i danni e soprattutto evita gli involontari ma, ahimé, molto umani nervosismi a cui i genitori possono andare incontro nel caso in cui il bambino “si sbagli” con la cacca, e che potrebbero spaventarlo o scoraggiarlo.

Non ultimo, si consideri che molti bambini quando tolgono il pannolino vanno incontro a un periodo in cui hanno difficoltà a fare la cacca, come se fossero inibiti dalla mancanza del pannolino, e possono stare diversi giorni senza farla. Questo può generare agitazione nel bambino e sconforto nei genitori. Con il presente metodo, invece, è possibile evitare del tutto tale problema.  

In questa fase preliminare, al bambino viene annunciato che riceverà un piccolo premio (una caramella, un giochino, una breve attività che ama fare con il genitore) ogni volta che riuscirà a fare la pupù nel bagno. L’importante è che riceva il premio subito, non appena esce dal bagno!

Se però si nota che il bimbo va in “ansia da prestazione” e non riesce a farla per quanto si impegni, sarà importante tranquillizzarlo, dirgli che apprezziamo moltissimo il suo impegno e concedergli comunque un piccolo premio, sebbene diverso e più piccolo rispetto a quello concordato. Rassicurandolo, anche a parole, sul fatto che prima o poi ci riuscirà e magari raccontandogli che anche i fratellini/sorelline maggiori, o altri bimbi che conosce, o i genitori stessi, hanno impiegato un po’ di tempo per imparare. I racconti su analoghe difficoltà sperimentate e superate da altri sono sempre altamente rassicuranti per i bambini  

I successi verranno segnati sul calendario alla presenza del bambino, con un segno concordato (una stellina, un fiorellino, il bimbo può scegliere), annunciando che dopo 5 successi, arriverà un premio più grande, anch’esso concordato. A questo punto, il premio concreto arriverà solo dopo altri 5 successi – lodi e baci invece sempre, è importantissimo!! Dopo 10-15 successi di questo tipo, i bimbi in genere hanno appreso in modo sufficientemente stabile il controllo della pupù e possiamo procedere a eliminare il pannolino.

FACILITARE L’APPRENDIMENTO

Anche per la pipi, si può usare un programma di premi concordati, immediati, di valore crescente e progressivamente dilazionati (prima 1 premio a ogni pipi nel wc, dopo 5 successi 1 premio ogni 3, poi ogni 5, ecc.).

Per incrementare i successi, sarà importante chiedergli spesso se deve andare in bagno (il primo giorno anche ogni 15 min circa, poi via via un po’ meno) e non esagerare nella somministrazione di liquidi.

Gli insuccessi sono inevitabili, all’inizio molto frequenti e alcuni bambini potrebbero chiedere di rimettere il pannolino. Questo però darebbe un messaggio molto negativo, di sfiducia nelle loro capacità.

Meglio consolarli in modo affettuoso, sostenere con convinzione che piano piano ce la faranno e rassicurarli sul fatto che sono difficoltà che abbiamo affrontato tutti. Lui/lei stesso le ha affrontate quando ha imparato ad es. a camminare: prima cadeva spesso, poi ogni tanto, ora è bravissimo a correre e si diverte tanto!! Anche ricordare i premi in ballo servirà ad incentivare la motivazione!

Di fatto, una volta completata la procedura descritta finora, molti bambini sono in grado di arrivare ad un controllo volontario della pipi durante il giorno nel giro di pochissimo tempo. (Per la notte, generalmente, è meglio aspettare un po’ di tempo, almeno fino a quando gli errori diurni siano rari.)

Questo sarà però molto più semplice per loro se li terremo in casa per alcuni giorni, almeno 3, approfittando magari del maltempo o con qualsiasi altra scusa. Infatti nell’ambiente domestico il bambino è meno distratto da stimoli nuovi o inaspettati e può più facilmente prestare attenzione e imparare a riconoscere i suoi segnali interiori.

Ed è questa la capacità necessaria per dire: Bye bye pannolino!!